HomeGuideCos'è dvb-t2 e come sapere se la tua tv è abilitata dvb-t2

Cos’è dvb-t2 e come sapere se la tua tv è abilitata dvb-t2

Se ancora non avete sentito parlare di dvb-t2 fortunatamente siete ancora in tempo, ma è arrivato il momento di informarsi, poiché a breve sarete costretti a cambiare dispositivo per continuare a vedere i programmi in TV.

Il dvb-t2 è infatti un nuovo metodo di trasmissione dei contenuti televisivi, che permetterà di poter mandare in onda programmi di qualità superiore, arrivando fino agli 8K di definizione.

Questo significa però che potranno ricevere questo nuovo segnale solo i dispositivi predisposti, e tutti coloro che non ne sono provvisti, dovranno in qualche modo rimediare.

Andiamo quindi alla scoperta di tutte le novità riguardanti il dvb-t2, il digitale terrestre, e tutte le possibilità per continuare a vedere la TV nel miglior modo possibile.

Cosa c’è da sapere sul dvb-t2?

Come abbiamo appena detto, il nuovo standard dvb-t2 sarà la tipologia di trasmissione dei contenuti televisivi che verrà utilizzata nell’immediato futuro, in modo da offrire una qualità ed una definizione sempre migliore.

La sigla dvb significa infatti Digital Video Broadcasting, e questo si traduce semplicemente in un aggiornamento del sistema, in modo da poter integrare tecnologie fino all’8K, ed avere una trasmissione di base sempre in HD.

Questi sono solo alcuni dei vantaggi introdotti dal dvb-t2 che in realtà porterà una vera e propria rivoluzione sul piano qualitativo, rendendo possibili alcune migliorie destinate a rendere la nostra TV uno strumento ancora più incredibile.

Grazie alla TV dvb-t2, avremo un segnale più pulito, ma soprattutto una sua maggiore estensione, che permetterà di avere una distanza più elevata tra l’antenna e il ricevitore.

Sarà inoltre predisposto per l‘ultra HD, portandoci in qualche modo nel futuro, e supporterà i sistemi multiple input-multiple output (MiMo), che consentono di gestire flussi di dati diversi sia in uscita che in entrata.

Ciò che bisogna tenere ben presente però, è che la ricezione con il dvb-t2 diventerà presto obbligatoria, ed è già stata decisa la data in cui il vecchio metodo di trasmissione del segnale verrà completamente disabilitato.

Si tratta in generale di aspettare il 2022, ma questo passaggio definitivo avverrà gradualmente, con date diverse a seconda delle regioni.

Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta,  Veneto e le province di Trento e Bolzano dovranno necessariamente essere provviste del nuovo digitale terrestre dal 31 dicembre del 2021, e Campania, Lazio, Liguria, Sardegna, Toscana e Umbria seguiranno dal 31 marzo 2022.

Le rimanenti regioni invece, avranno tempo fino al 20 giugno 2022.

Come capire se un televisore è compatibile con il dvb-t2

come capire se tv abilitato dvb t2

Non tutti i televisori saranno compatibili con il dvb-t2, perciò bisogna assolutamente capire se il vostro sia abilitato per poter affrontare questo cambiamento, oppure dovrete in futuro adeguarvi con una delle soluzioni disponibili.

Fortunatamente è già possibile effettuare dei test per capire quali siano le condizioni del dispositivo, così avrete tutto il tempo di decidere, in caso, come intervenire.

Vi basterà infatti sintonizzarvi sui canali 100 e 200 del digitale terrestre, che corrispondono rispettivamente a Rai e Mediaset.

Se la vostra TV sarà in grado di supportare il nuovo standard dvb-t2, allora riuscirete tranquillamente a vedere una schermata blu con su scritto “Test Hevc main 10”.

In quel caso non dovrete fare assolutamente niente, e quando arriverà il momento, potrete godervi serenamente i programmi nella nuova ed incredibile qualità.

Full High Definition DVB-T2Se invece non foste in grado di vedere la schermata, allora vi si presentano due opzioni, sostituire il vostro televisore con una tv dvb-t2, oppure procurarvi un nuovo decoder abilitato.

Potrebbe verificarsi però un caso particolare: la vostra TV è in realtà predisposta per poter ricevere il segnale dvb-t2, ma non è abilitata.

Non c’è da disperare in realtà, poiché il problema si potrebbe risolvere semplicemente aggiornandone il software.

Ad ogni modo, se volete essere assolutamente sicuri che il dispositivo in vostro possesso sia pronto ad affrontare questa rivoluzione, vi basterà prendere codice e modello del prodotto ed andare a controllare che questo compaia nelle liste pubblicate dalle rispettive case di produzione o, ancora meglio, nell’elenco di prodotti idonei consultabile dal portale del MISE.

In generale, tutti i televisori messi sul mercato dal 2018 non avranno di base alcun problema ad affrontare il cambiamento, poiché saranno in grado di processare i 10 bit necessari. Per quelli a partire dal 2017 invece sono teoricamente compatibili, ma alcuni potrebbero fare eccezione.

Fortunatamente avete ancora molto tempo per capire quale sia la vostra situazione.

Costi, procedure e bonus TV

Per alcuni quest’obbligo potrebbe sembrare una costrizione un po’ troppo esosa: in fondo cambiare un televisore su due piedi non è una cosa che chiunque accetta di fare da un giorno all’altro.

Tuttavia, la situazione è meno grave del previsto. Certo, chi vorrà potrà semplicemente acquistare una nuova tv led dvb-t2, magari approfittando dell’occasione per aggiornare il proprio dispositivo, ma per tutti gli altri basterà acquistare un semplice decoder.

Questa seconda opzione è ovviamente alla portata di tutti: sebbene infatti esistano tipologie di decoder dvb-t2 che arriveranno a costare anche 100 euro, i modelli base, del tutto sufficienti a sostenere il passaggio alle nuove trasmissioni, si potranno trovare anche a 15 euro.

Nella prima ipotesi ovviamente si avranno dei processori più veloci e in grado di offrire prestazioni migliori, avranno anche la possibilità di integrare più ingressi, ma anche i più economici svolgeranno il loro dovere alla perfezione.

Per avere la certezza che nessuno rimanga al di fuori di questo cambiamento comunque, il Ministero per lo Sviluppo Economico ha messo a disposizione un “bonus TV” complessivo di 151 milioni di euro, erogabili tra il 2019 e il 2022, attraverso il quale le famiglie con un reddito ISEE inferiore a 20000 euro potranno ottenere un contributo di massimo 50 euro per adeguarsi alle nuove procedure (bisognerà scaricare un modulo disponibile sul sito del MISE).

Potrà infatti essere usato sia per acquistare un nuovo televisore che un semplice decoder, ma l’importante è che chiunque potrà beneficiare della nuova tecnologia che il dvb-t2 sarà in grado di portare.

Questo è tutto ciò che c’è da sapere sul nuovo dvb-t2: il tempo è ancora tanto prima che le televisioni non siano più in grado di ricevere il vecchio segnale e passino in esclusiva a quello nuovo, ma vi consigliamo comunque di provvedere in tempi consoni a queste integrazioni o sostituzioni, così da non trovarvi poi impreparati.

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